L’economia dell’Eurozona ha registrato una crescita accelerata, raggiungendo il tasso più rapido in un anno, secondo i recenti dati dell’indice PMI di maggio. Questo segna il terzo mese consecutivo di aumento dell’attività economica, con l’indice PMI della Produzione Composita dell’Eurozona che è salito a 52.2 dai 51.7 di aprile, superando la soglia dei 50 punti che separa la contrazione dall’espansione economica.
La fiducia nel settore terziario resta alta, nonostante un lieve calo da 53.3 a 53.2, con il livello di ottimismo ai massimi degli ultimi 27 mesi. Tuttavia, l’inflazione ha mostrato segnali di rallentamento, rimanendo comunque sopra la media pre-pandemica.
Tra le maggiori economie dell’Eurozona, la Francia è stata l’unica a mostrare una contrazione, seppur minima, mentre Germania, Spagna e Italia hanno continuato a crescere. La Spagna ha registrato la crescita più forte degli ultimi 14 mesi, con la Germania che ha visto un notevole incremento dei volumi di produzione. In Italia, l’espansione è stata più debole da febbraio.
L’ottimismo economico ha influenzato positivamente il mercato del lavoro, con un incremento dell’occupazione per il quinto mese consecutivo, trainato principalmente dal settore terziario. La creazione di posti di lavoro ha raggiunto il tasso più alto da giugno 2023, sebbene il settore manifatturiero abbia visto una riduzione degli organici.
Nel corso del secondo trimestre, le pressioni inflazionistiche hanno mostrato un rallentamento. Gli indicatori dei prezzi hanno segnalato un incremento dei prezzi d’acquisto e di vendita, ma a un ritmo più lento rispetto ai sei mesi precedenti. Questo ha reso più probabile un taglio dei tassi da parte della BCE, con il mercato che prevede un intervento il 6 giugno.
Secondo Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, il settore dei servizi ha contribuito significativamente alla crescita economica, e le previsioni indicano una continuazione di questo trend positivo nel secondo trimestre. Questo sviluppo potrebbe portare la BCE a menzionare esplicitamente la riduzione delle pressioni inflazionistiche nella prossima conferenza stampa, contrariamente all’incremento dei costi salariali registrato nel primo trimestre.
In generale, l’Eurozona sembra aver superato lo spettro della recessione, con segnali positivi che indicano una ripresa economica sostenuta.