Il gruppo energetico italiano Eni ha annunciato di essere in trattative esclusive con la società di investimenti KKR per la possibile vendita di una quota di minoranza di Enilive, l’unità dedicata ai biocarburanti. Questo accordo potrebbe valutare l’unità fino a 12,5 miliardi di euro, una cifra significativamente superiore alle aspettative del mercato, inizialmente stimate tra i 7 e i 10 miliardi di euro.
L’accordo prevede che KKR possa acquisire una quota tra il 20% e il 25% di Enilive. Questa mossa fa parte della strategia di Eni di sviluppare unità autonome focalizzate su attività specifiche, rendendole finanziariamente indipendenti. La valutazione elevata riflette l’importanza crescente delle attività di transizione energetica per il gruppo.
Eni ha già avviato un processo simile con la vendita di una quota di minoranza della sua unità Plenitude al fondo svizzero Energy Infrastructure Partners (EIP), transazione che ha valutato l’azienda a circa 10 miliardi di euro. L’obiettivo a lungo termine di Eni è quello di attrarre investitori per condividere gli investimenti nelle sue attività di transizione energetica, incrementando così la valutazione complessiva del gruppo.
Mediobanca sta agendo come consulente finanziario per Eni in questa operazione. Enilive, l’unità in questione, è specializzata nella bioraffinazione, produzione di biometano e soluzioni di mobilità intelligente, con una rete di oltre 5.000 stazioni multi-carburante in Europa. Enilive prevede di aumentare la sua capacità di bioraffinazione a oltre 3 milioni di tonnellate entro il 2026, raddoppiando la capacità rispetto alla fine del 2023.